Commenti recenti

    Progetto Giasone

    Nuovi Percorsi per giovani Europei.
    Un'iniziativa promossa dal liceo scientifico statale Talete di Roma.

    Diario di Viaggio

    "Natale ai Castelli Romani"
    By Giasone 6 anni agoNo Comments
    Home  /  Castelli Romani  /  Diario di Viaggio

    Giorno Primo

    Martedì 27 Dicembre

     

    Appuntamento per tutti alle 08:00 del mattino alla stazione di Lepanto. Tutti tranne Marta, che è comodamente arrivata alle 08:15. Arrivati a Termini, in ritardo a causa di Marta, c’è giusto il tempo di comprare un panino. In banchina abbiamo aspettato dieci minuti un treno sbagliato fino a quando abbiamo visto gente correre e abbiamo capito che qualcosa non andava.

    Il viaggio in treno è stato accattivante. Davide e Marta hanno rispettato i loro obblighi di lettura, leggendo ben quasi una pagina ciascuno. Arriviamo a Castel Gandolfo dopo mezz’ora di viaggio. La stazione affollata: oltre a noi ci sono ben due suore che si facevano i selfie. Dopo una prima scarpinata per arrivare in paese, giungiamo nella piazza principale.

    La prima tappa è il Palazzo Pontificio, che però è chiuso.

    Riusciamo comunque a visitare la Pontificia Collegiata di San Tommaso da Villanova e il relativo presepe. È già ora di incamminarsi; scendiamo verso il lago di Albano e ci perdiamo due volte. Comincia il giro del Lago. Incontriamo quasi subito un edificio abbandonato utilizzato durante le olimpiadi per osservare le gare di canottaggio sul lago di Albano.

    Continuiamo il giro lungo il periplo del lago fino alla Chiesa della Madonna del Lago, chiusa anch’essa. Il giro continua alla ricerca di un bel posto dove mangiare. Continuando senza sosta arriviamo ad un bivio; scegliamo di girare a sinistra ma un operaio ci ha detto che se avessimo continuato avremmo sicuramente trovato la morte, motivo per cui scegliamo di tornare indietro e proseguire in un’altra direzione. Il sentiero che cercavamo era abbastanza nascosto, motivo per cui l’abbiamo superato abbondantemente. Comincia la salita, una bella salita in cui Marta è sul punto di svenire più volte. Arrivati finalmente a Montegentile andiamo a fare la spesa, compriamo un chilo di affettati è tutto il pane in cassetta che è rimasto. Sulla strada del ritorno un autista di autobus ha pietà di noi e ci offre un passaggio. Arrivati al Campo Base ci sistemiamo e ceniamo davanti al fuoco.

    Buonanotte e a domani.

     

    Giorno Secondo

    Mercoledì 28 Dicembre

     

    Sveglia alle ore 07:30. Il tempo di mangiare pane e Nutella e si parte alla volta del Monte Cavo. Lungo la strada siamo passati per la celebre discesa che però è una salita. Già. A guardarla sembrerebbe una vera discesa quando in realtà ci si sforza come per una salita. Il tutto scientificamente provato facendo rotolare una borraccia per terra, che sembra magicamente rotolare nel verso sbagliato. Giunti all’inizio della Via Sacra si comincia un bellissimo tratto di antico basolato romano in cui un ciclista ci avverte di stare attenti ai serpenti. Lungo la strada Marta è prossima allo svenimento circa quattro volte, Marianna ha il ginocchio dolorante e Luigi ha la febbre ma per il resto tutto procedeva senza problemi. Arrivati in cima siamo entrati all’interno di un complesso militare salendo di molto per poi arrivare ad un vicolo cieco. Torniamo al punto panoramico per il pranzo e incontriamo due arzilli signori di Roma ai quali illustriamo il progetto. Per il ritorno il basolato ricoperto di foglie rischia di farci cadere molte volte ma per fortuna tutti rimangono in piedi. Il ritorno procede stranamente liscio, sarà che la strada la conoscevamo già bene. Al campo base arriviamo stanchi e affamati; dopo la doccia merendiamo con Nutella e fette biscottate. Per cena braciolata sul camino e siamo tutti felici. Stiamo già esaurendo le scorte di cioccolato e non va bene.

    Categories:
      Castelli Romani, Diario di viaggio
    this post was shared 0 times
     000
    About

     Giasone

      (52 articles)

    Leave a Reply

    Your email address will not be published.