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    Progetto Giasone

    Nuovi Percorsi per giovani Europei.
    Un'iniziativa promossa dal liceo scientifico statale Talete di Roma.

    Riflessioni

    By Giasone 4 anni agoNo Comments
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    Attingenti Giovanni

    Mi chiamo Giovanni  fin da piccolo sono sempre stato a stretto contatto con la natura tanto che, nel corso del tempo è diventata una mia amica. Molte persone quando vedono qualche insetto ne hanno paura, io invece si potrebbe dire che ci faccio amicizia. Ho sempre giocato con formiche, lucertole, farfalle e cavallette cose che però io riuscivo, in un modo o nell’ altro, a controllare.

    Il progetto Giasone mi ha mostrato quella parte di natura incontrollabile e a tratti affetta da manie di protagonismo (la vista del monte molare). La grandezza delle montagne, l’aria fresca sono cose che, al tempo d’oggi, non è  scontato vedere. La natura ti fa sentire piccolo, quasi insignificante, ma purtroppo noi abbiamo la stiamo distruggendo e durante questo viaggio ho capito che essa ha molto più da offrirci che una “semplice” vista, la natura ci offre l’opportunità di metterci in gioco, di riscattarci e di far vedere al mondo chi siamo ed è questa, secondo me, la cosa più importante.

    Bassetto Mario

    Il Progetto Giasone è stato un progetto che ho adorato.

    Mi ha aperto un mondo .

    Mi è sempre piacuto camminare in mezzo alla natura, ma il modo in cui lo abbiamo fatto durante questa esperienza è stato speciale.

    Mi ha fatto capire che staccare completamente la spina aiuta, e che la natura è molto rilassante, specialmente se sei stressato.

    Ho anche imparato che spesso le cose non vanno come programmato , ma bisogna andare avanti e continuare, trovare una soluzione e uscirne, perché è possibile.

    È stata una grande esperienza ed i suoi frutti me li porterò dietro per un bel po’ di anni.

    Bellotto Ginevra

    La settimana dedicata a questo progetto ha significato molto per me è penso anche per tutti i miei compagni. È stato un campo scuola, quindi un’occasione per stare in stretto contatto con la mia classe ed i miei amici in un contesto non scolastico; tuttavia oltre questo è stata una settimana di nuove esperienze, una settimana in cui siamo stati tutti una grande famiglia nel bene e nel male, una bella occasione per imparare qualcosa al di fuori della scuola. E di cose ne abbiamo imparare tante: a partire dal rispetto reciproco, degli orari, delle persone che ci accompagnavano e soprattutto dell’ambiente circostante. Non è stato tutto rose e fiori ma ciò ha reso il tutto molto più interessante, ci sono state tante risate, momenti di gioia anche dovuti alla felicità dell’essere arrivati in fondo dopo ore di fatica, ma anche tanti momenti di difficoltà e crisi dove è uscito il nostro lato più timoroso. Devo essere sincera, i primi tre giorni nonostante il problema della pioggia, sono stati divertenti ed interessanti ma non hanno nulla a che vedere con la passeggiata del quarto giorno. È stata una giornata meravigliosa, abbastanza semplice ma che mi ha regalato delle emozioni uniche. La passeggiata nel complesso è stata facile e piacevole ma non mi sarei mai aspettata quello che ho trovato sulla vetta; siamo arrivati sulla cima del monte molare e in quel momento il mio cuore si è bloccato, un po’ per le vertigini ma principalmente per la vista mozzafiato, unica, indescrivibile qualcosa che almeno una volta nella vita va visto.

    Mi ricordo che al ritorno ci abbiamo messo tantissimo, il nostro pullman era molto grande e non passava nelle stradine, bloccando la circolazione delle macchine, tuttavia le ore sono passate in fretta fra canti e risate che insieme alla soddisfazione per la bellissima giornata hanno concluso una giornata perfetta. Non penso che questo progetto mi abbia insegnato molto a livello tecnico poiché sono cresciuta fra ciaspolate e passeggiate estive, ma posso dire che questa settimana mi ha permesso di conoscermi meglio, di comprendere in determinate situazioni fin dove spingermi e soprattutto mi ha portato grandissime soddisfazioni a livello personale poiché mi sono resa conto di quanto sia importante e di quanto io riesca a tenere i nervi saldi ed usare il cervello nei momenti di difficoltà. Auguro a tutti di poter vivere questo genere di esperienze e di trarne grandi insegnamenti perché sono cose che uno si porta dietro per tutta la vita.

    Bonifazi Michele

    L’esperienza del progetto Giasone non rappresenta secondo me solo una semplice gita escursionistica, ma la si può considerare anche come un esperienza di vita, che ci ha trasportato in una dimensione diversa da quella scolastica, permettendoci di affrontare delle situazioni che per quanto siano state faticose, sono state anche molto istruttive.

    Questa esperienza ci ha permesso di riuscire ad adattarci ad alcune circostanze che difficilmente avremo incontrato.

    Ci  ha permesso di imparare a venirci incontro e ad aiutarci in ogni situazione.

    È stata un esperienza più che formativa.

    Bottoni Andrea

    Come ho già manifestato, sono stato entusiasta nel partecipare al progetto “GIASONE”. E’ bello stare a contatto con la natura ed allo stesso tempo condividere esperienze di vita con i tuoi amici.

    E’ stato molto interessante avvicinarsi al mondo del trekking, da me mai praticato, ma soprattutto addentrarsi nel campo delle escursioni seguendo le interessanti indicazioni delle guide ambientali.

    Ancora più avvincente il fatto di aver potuto provare in prima persona l’emozione di essere guida ambientale e  di conseguenza riuscire a coordinare il gruppo. Sono rimasto molto soddisfatto dell’esperienza e della mia inaspettata propensione e tenacia, nel seguire e raggiungere, anche con estrema facilità, gli obiettivi prefissati, naturalmente anche grazie alle giuste indicazioni e attente supervisioni delle nostre preziose guide ambientali.

    Pertanto nel complesso è stata una sperimentazione positiva, alla quale mi piacerebbe approcciarmi nuovamente, anche se non sempre le condizioni metereologiche sono state della nostra parte creando quindi più difficoltà del dovuto.

    Inoltre e non di poca importanza, questo percorso ha contribuito ad amalgamare il nostro gruppo riuscendo ad essere uniti anche nelle difficoltà e diversità di comportamento e di opinione.

    Ringrazio ancora per la collaborazione e la condivisione di tutte le nozioni necessarie allo sviluppo del progetto.

    Bruno Lorenzo

    La mia esperienza al progetto Giasone è stata fantastica. Sono stato in compagnia degli amici, e ho fatto nuove amicizie con quelli dell’altra classe.

    Camminare è una cosa che mi piace, farlo con gli amici di scuola è stato un qualcosa di strano ma veramente speciale. Il Giorno nel quale mi sono divertito di più è stato il terzo. Camminare sotto la pioggia ha dato fastidio, ma nonostante ciò sono stato felice del fatto che alla fine tutti si sono calmati e divertiti. Ritengo che saper gestire una situazione difficoltosa sia un qualcosa di molto importante per la vita di tutti i giorni e sono contento che le persone, chi più chi meno siano riusciti a controllarla. Facendo scout avevo già più volte vissuto situazioni simili, quindi non ho avuto grandi problemi in quel giorno, sono felice però per i miei compagni che hanno vissuto una situazione del genere per la prima volta e che hanno avuto la possibilità di imparare. Giorno peggiore è stato senz’altro l’ultimo. Il percorso era monotono e per la gran parte sotto il sole. Concludendo, sono rimasto felice dell’esperienza utile e divertente allo stesso tempo.

    Caccialupi Lorenzo

    L’esperienza del progetto Giasone è stata per me un esperienza culturalmente positiva e non solo.

    In questa esperienza ho imparato se anche se può sembrare banale di quanto sia bella la natura, s ho pure riflettuto sul fatto che la stiamo rovinando (un esempio sciocco è stato il fatto di aver trovato in un sentiero rifiuti di ogni tipo sparsi per terra). Questa esperienza mi è stata utile anche sul fatto del cellulare, in 4/5 giorni che sono stato li, avrò usato il mio telefono per massimo 2 ore in tutto.

    Nel progetto Giasone abbiamo esplorato molti luoghi, tutti bellissimi.

    Da questa esperienza ho imparato (e questo il prof lo sa molto bene) che ci sono modi e modi di affrontare le varie situazioni. Concludo dicendo che è stata una bella esperienza, la consiglierei a tutte le classi, e sarei ben contento di farla nuovamente

    Cesari Lorenzo

    Abbiamo studiato insieme un itinerario, i vari percorsi  e le attrezzature da trekking idonee a garantirci un’esplorazione sicura e a basso impatto ambientale.  Questo progetto si è svolto dal 2 al 6 aprile. A causa del maltempo la nostra escursione ci ha provocato molte difficoltà ma, ciò che inizialmente sembrava un problema lo abbiamo trasformato in una risorsa ; le  situazioni di precarietà in cui ci siamo trovati, ci hanno insegnato ad affrontare gli ostacoli dandoci la forza di superarli.

    E’stata a mio avviso un’esperienza formativa molto positiva che consiglierei fortemente e che sicuramente ripeterei.

    Ferraro Gaia

    Ritengo che l’esperienza fatta sia stata importante per la mia crescita personale. Sono la tipica persona a cui in molti dicono che potrei fare molte cose se mi applicassi, ma non l’ho mai fatto. Nonostante non fosse il mio obbiettivo quello di ricevere necessariamente qualcosa da questa esperienza, in realtà mi sono resa conto che la cosa migliore da fare in situazioni di difficoltà è non farsi prendere dal panico ma mantenere la lucidità, che il 90% delle volte in cui dico di non potercela fare non è vero, semplicemente non mi sto impegnando abbastanza e soprattutto ho realizzato che l’uomo ha bisogno di ricreare un contatto tra lui e la natura, siamo nati nella natura e ci siamo sempre più allontanati da essa, credo che sia invece importante ritrovarci un contatto perché l’aria pulita ed il silenzio ti consentono di pensare e di trovare il vero te, per la piccola porzione di tempo in cui ti ritrovi nel sentiero.

    Francolini Paolo

    Il progetto Giasone è stata un esperienza bellissima ma allo stesso tempo strana .

    Già in passato feci esperienze del genere grazie allo scout ma mi ha fatto felice

    Rimettermi gli scarponi e scalare qualche montagnetta. È stata un esperienza dura

    E penso che nessuno si aspettava una cosa del genere, però lavorando in gruppo siamo

    Riusciti a superare le difficoltà che il percorso ci aveva messo davanti.

    In fin dei conti è stata un esperienza difficile e  faticosa, ma sinceramente mi sono diverto molto.

    Haxhiraj Alessia

    Un’esperienza a dir poco indimenticabile. E pensare che all’inizio avevo così tanti pregiudizi, sul fatto che magari non mi sarebbe piaciuto o non mi sarei divertita come pensassi. Già alla partenza capì che sarei tornata “diversa”, più tranquilla. Quest’esperienza mi ha regalato tante emozioni, e sono molto felice di aver partecipato a questo progetto. Essendo io una ragazza molto insicura, per problemi del passato, quest’esperienza mi ha aiutato per essere più tranquilla, meno ansiosa, e diciamo da quando sono tornata a Roma sto “vivendo” meglio. Ho provato emozioni indimenticabili, passare tutto il giorno con persone che neanche conoscevo bene, e giorno dopo giorno scoprivo qualcosa di nuovo su di loro, poi ridere e scherzare tutti insieme la sera, emozioni inspiegabili a parole, sono contenta che con il tempo ho legato sempre di più con loro. Inoltre da quando siamo tornati a scuola ci ritroviamo tutti insieme, ed è bello, veramente bello. Alla fine, anche se non l’avrei mai detto sono riuscita a fare un’esperienza che non pensavo avrei mai fatto, un po’ anche per le mie insicurezze, ma soprattutto per la mia paura dell’altezza, che alla fine pian piano grazie a questa esperienza sta sparendo.

    Per tutto questo progetto penso di dover ringraziare soprattutto Nicola e Carolina, di esserci stati sempre anche nei momenti in cui abbiamo avuto più paura, dove volevamo mollare tutto, dove non ce la facevamo più, e nonostante tutto sono riusciti a sopportarci. Grazie per quest’esperienza e per queste emozioni provate che sono indimenticabili.

    Lambertucci Pietro

    Prima di partire pensavo che fosse una semplice gita scolastica nella quale sarebbe stato difficile divertirsi e dalla quale sarei tornato senza un bagaglio di esperienza; invece, a differenza di come avevo pensato, è stata una delle esperienze migliori e utili che io abbia fatto.

    Partendo dal fatto che non avevo mai visitato la Costiera Amalfitana e che quindi non sapevo proprio a cosa andavo in contro, sono rimasto senza parole ogni volta e ogni giorno nel vedere nuovi luoghi.

    Devo dire anche che le nostre guide sono state molto competenti e molto informate sia per quanto riguarda l’escursione vera e propria sia per quanto riguarda la gestione del gruppo e della sicurezza in ogni occasione.

    È stata un’esperienza indimenticabile e mi auguro con tutto il cuore di poterne fare altre di questo genere perché è stata unica ed è servita soprattutto per conoscermi meglio e per maturare e crescere

    Lo Torto Camilla

    Riguardo alla mia esperienza con il progetto Giasone devo ammettere che inizialmente ero piuttosto scettica perché nonostante mi adatti spesso  alle situazioni non credevo di poterne trarre così tanti insegnamenti  e sicuramente di appassionarmi a tale attività. È stata oltre che una valvola di sfogo una esperienza completamente liberatoria che non mi ha fatto rimuginare sugli stessi pensieri che possono farsi strada nella vita di tutti i giorni e che possono portare preoccupazioni, e soprattutto mi ha indirizzato verso una metodologia di apprendimento differente che ti porta ad affrontare situazioni talvolta spiacevoli facendo uscire allo scoperto lati caratteriali con i quali fino ad adesso non avevo avuto modo di interfacciarmi. Credo che sia esattamente la risposta a ciò che il professore affermava parlando di stati alterati di coscienza che si vivono in queste situazioni e che possono mandarci fuori strada, ma che allo stesso tempo ci regalano delle soddisfazioni che possono sembrare esigue ma che raffrontate con la vita di tutti i giorni assumono un valore importante. Nonostante lo sforzo dal punto di vista fisico questo non  era invalidante perché è stato interessante vedere come l’attività avesse coinvolto la maggior parte di noi infatti sono rimasta molto dispiaciuta di non poter partecipare alla salita sul monte Molare nella quarta giornata. Sono contenta di aver avuto l’opportunità di partecipare a questa esperienza che consiglierei proprio a chi come me non ne era convinto.

    Maggio Elena

    L’esperienza del Progetto Giasone è stata una cosa del tutto nuova per me e che non mi sarei mai aspettata di fare.

    Quando ho deciso di partecipare non sapevo cosa aspettarmi, sapevo solo che avrei dovuto camminare tanto, avrei visto bei paesaggi e avrei fatto una bella esperienza con i miei compagni. Tornata dal viaggio però, mi sono resa conto che è stato molto di più di questo.

    Innanzitutto il progetto Giasone è movimento e attività fisica, abbiamo infatti camminato tutti i giorni per un bel po’ di ore, nonostante questo però la camminata non risultava eccessivamente pesante, una volta vinta la forza di inerzia iniziale infatti, la camminata non era più solo una semplice escursione ma era una continua scoperta, in tutti i sensi. Ho potuto scoprire non solo paesaggi ma anche le mie capacità, la mia forza e i miei limiti, che spesso sono riuscita a superare.

    Tutto questo attribuisce all’esperienza qualcosa di magico che rafforza l’ identità personale e lo spirito di gruppo allo stesso tempo: ci sono state infatti occasioni in cui è stato necessario un forte spirito di gruppo, per esempio in alcuni percorsi più difficili, ma non sono mancate le occasioni in cui è stato fondamentale avere il controllo di noi stessi e occasioni in cui dovevamo dimostrare la nostra identità personale.

    Il progetto Giasone ti insegna molte cose, a me per esempio ha insegnato a non arrendermi mai (anche perchè il più delle volte ci arrendiamo quando siamo al un passo dal traguardo), mi ha insegnato che un grande sforzo porta ad una grande soddisfazione, mi ha insegnato a mettermi alla prova, soprattutto quando penso di non riuscire a farlo, mi ha insegnato quanto sia importante avere autocontrollo in tutte le situazioni e mi ha insegnato ad ascoltare gli altri e me stessa.

    Questa esperienza ha certamente lasciato un segno dentro di me, è stato un viaggio molto forte, pieno di eventi, situazioni ed emozioni, sia positive che negative, che ripeterei ancora tante volte, essendo sicura che ogni volta mi insegnerebbe qualcosa di nuovo.

    Magno Roberto

    Sono rimasto molto colpito dall’esperienza del Giasone poiché mi ha dato molti insegnamenti validi, sia per le escursioni di trekking ma soprattutto per relazionarmi con i miei coetanei. Siamo riusciti a gestire situazioni non piacevoli , in modo pacato e divertendoci allo stesso tempo…è stata un esperienze molto formativa

    Marcovaldi Virginia

    Non mi stancherò mai di ripetere che questo progetto ha in un certo qual modo cambiato tutti noi.

    Tornando a Roma il 6 aprile mi sono sentita più cresciuta, e anche più legata ai miei compagni.

    Non è stato un viaggio d’istruzione, eppure camminare per ore in mezzo alla natura, tra tante battute e risate, a grida di frustrazione nel credere talvolta di non potercela fare mi ha insegnato molto. Ho imparato che un ‘ce la puoi fare’ può essere molto incoraggiante, ma ciò che fa veramente la differenza sta nel sentirti dire ‘eh già, ce la posso fare’ oppure ‘io adesso non ci provo, io ci riesco’. Mi è stato insegnato ad essere più competitiva, a raggiungere il traguardo, a non lasciare le cose a metà, ma a partire la mattina e ritornare la sera stanca morta, ma con la soddisfazione d’avercela fatta.

    Al contempo ho imparato a lasciarmi supportare da chiunque avesse intenzione di farlo, di aprirmi un po’ di più e lasciarmi stupire da ciò che ogni persona che ti vuole bene possa fare per te.

    Quest’esperienza mi ha insegnato anche ad essere più decisa su ciò che voglio, cosa che ho sempre pensato fosse impossibile.

    Ho adorato questo viaggio, non ha deluso nessuna aspettitiva che avevo, anzi, è stato molto meglio di ciò che mi sarei mai immaginata.

    Mataletti Michele

    La mia esperienza nel progetto Giasone è stata sicuramente positiva ma per motivazioni diverse da quelle che si potrebbero pensare. Infatti verrebbe naturale credere che da un’avventura del genere si possano aver sviluppato conoscenze incentrate su se stessi e su quello che concerne comunque le proprie abilità motorie e mentali. Per me invece è stato dicerso: grazie al progetto Giasone o avuto modo di riscoprire gli altri. Stando così tanto a vicinanza con un numero così elevato di persone ha avuto su di me un effetto che sinceramente non mi sarei mai aspettato. Ho capito che le persone possono essere del tutto diverse da quel che sembrano a prima vista. Conosci e capisci che non devi lasciarti andare a prime impressioni o a pregiudizi: tu non sei nessuno per giudicare né tantomeno saprai mai abbastanza di una persona per poterlo fare. Prima di questa esperienza io avevo le mie idee su delle persone ed ero certo che fossero giuste, invece, con mia grande sorpresa, si sono rivelate completamente infondate. Inoltre ho scoperto un mio limite: non sono in grado di aiutare tutti. Purtroppo prima del Giasone avevo la concezione (e la speranza) di avere la possibilità e le capacità per aiutare chiunque. A seguito di diverse cose che sono avvenute ho capito due cose: la prima è che non tutti meritano di essere aiutati. La seconda è che si può aiutare solamente chi vuole essere aiutato. Non ti sarà possibile, per quanto ti ci possa impegnare, aiutare una persona che non vuole aiutata. Concludendo posso dire di aver capito un’ultima cosa: la verità non ha una voce sola. Ovviamente questa era una cos ache già sapevo, ma che ho avuto modo di verificare ancora una volta durante il progetto.

    Mettimano Filippo

    La partecipazione al progetto è stata per me una esperienza positiva e formativa, in quanto mi ha permesso di esplorare e conoscere il territorio attraverso la realizzazione di percorsi a piedi.

    Vivendo in una grande città è difficile entrare in contatto con la natura.

    Le escursioni fatte a piedi anche con condizioni climatiche sfavorevoli, ci hanno permesso di raggiungere luoghi elevati da quali si poteva godere di una splendida vista, che essendo stata raggiunta con fatica era ancora più appagante.

    Aver compiuto i percorsi in gruppo li ha resi più facili perché ci si aiutava reciprocamente ma soprattutto più divertenti.

    L’esperienza diretta mi ha permesso di acquisire conoscenze, comprendere i miei limiti e i miei margini di miglioramento.

    Montanaro Luca

    La mia esperienza  al progetto Giasone è stata emozionante e unica, mi ha lasciato un ricordo bellissimo, abbiamo fatto un percorso faticoso quanto interessante,inizialmente non pensavo fosse così utile, pensavo fosse una semplice passeggiata,ma all’ ultimo giorno io e tutti i miei amici ci siamo resi conto di quanto sia servito a noi stessi  in primis questa avventura, ci ha cambiato molto positivamente, sia da un punto di vista di rispetto verso l’ambiente, che sull’autogestione e sul ricrederci sulle nostre potenzialità psico-fisiche.

    Paz Francesco

    Quando mi sono iscritto non pensavo che sarebbe stata un’esperienza così bella. Pensavo che si trattasse di un semplice stage naturalistico, con camminate in città e nelle foreste, dove le guide ci avrebbero annoiati con le solite spiegazioni come le spiegazioni storiche e non di tutta la vegetazione circostante. Fortunatamente non è stato così. Mi sono divertito tantissimo, ho fatto nuove conoscenze e ora sono molto più motivato a camminare. Mi sono divertito ogni giorno, i sentieri erano bellissimi, con e senza il bel tempo. L’unico momento in cui ero veramente terrorizzato era quando ci siamo bloccati su quella maledetta montagna. Una delle mie paure è quella di rimanere bloccato in un posto senza sapere dove andare, però anche questo fa parte dell’avventura perciò sono comunque contento di aver vissuto questa esperienza.

    Lo rifarei? Assolutamente sì.

    Pellini Valentina

    Per me il progetto Giasone è stato  molto interessante, e mi ha permesso di accumulare esperienze, che mi sarebbe stato impossibile vivere altrimenti. Inoltre io ho vissuto questo progetto come un vero e proprio momento di  crescita, infatti solo alla fine sono riuscita ad apprezzarlo  pienamente.

    Pepe Lorenzo

    Il progetto giasone è stata una bellissima esperienza che si è espansa non solo sul lato sportivo, quindi quello escursionistico, ma anche sul lato sociale e culturale.

    Infatti è uno dei pilastri fondamentali di questa esperienza è stata la collaborazione tra noi ragazzi per riuscire a superare determinati ostacoli. Per esempio il terzo giorno ci siamo ritrovati in una situazione scomoda perché pioveva e non capivamo dove continuasse il percorso, e quindi chi magari era più atletico aiutava a superare gli ostacoli più complessi a chi lo era meno.

    In questa esperienza inoltre ho avuto l’opportunità di conoscere molte persone e legare maggiormente con altre.

    Io avevo già avuto occasione di fare esperienze di trekking ma questa mi ha permesso di avvicinarmi a questo mondo e di apprezzarlo veramente.

    In fine quest’ esperienza per me è stata una bellissima esperienza perché mi ha lasciato un bagaglio enorme di ricordi e mi ha permesso  di crescere e di maturare.

    Pierelli Marco

    Per me il Progetto Giasone è stata un’esperienza che mi ha insegnato molte cose non solo riguardo al trekking ma anche riguardo alla vita in generale.

    Per prima cosa questo progetto ha reso tutti quanti noi partecipanti più uniti giorno dopo giorno nell’affrontare le avversità che ci si ponevano lungo il percorso attraverso la collaborazione, poi devo dire che ho scoperto quanto sia gratificante arrivare in cima a una vetta e godersi il panorama dopo tutta quella fatica.

    Infine ho imparato ad andare oltre a quelli che credevo i miei limiti e soprattutto ho fatto tutte queste cose divertendomi con i miei amici.

    Piro Alessandra

    Sebbene io sia una persona che si fa sempre alte aspettative, che tipicamente vengono deluse, questa volta la realtà dei fatti le ha ben superate. Oltre ad aver intrapreso per la prima volta attività di trekking e ad aver visitato posti incantevoli , ho scoperto cose di me stessa che non ero sicura di conoscere: ho capito quanto poco sapessi adattarmi alle situazioni, ma allo stesso tempo quanto impegno ci mettessi per riuscirci; ho capito di non essere così invincibile da sola, e di aver bisogno dell’altro. Grazie a questa esperienza, ho potuto conoscere meglio compagni che in realtà vedevo tutti i giorni, e capire che si trattava di amici, veri. Mi sono affezionata a persone, paesaggi, e addirittura a un cane che chissà se rivedrò più. Anche se vitto e alloggio non erano dei migliori non importa, perché non è assolutamente la prima cosa che ricorderò. Di tutto questo ricorderò invece i volti, i sorrisi, la costiera e quel silenzio, con quella sensazione di pace regalataci dal Monte Molare, che difficilmente potrò riscontrare se continuerò a rimanere ferma qui. Dopo questa esperienza ho sempre voglia di andare, dove non lo so, ma andare via.

    Rafael

    Mi chiamo Rafael ho 17 anni e sono originario del  Venezuela. L’esperienza del Progetto Giasone per me è stata sin da subito una lezione di vita. Non mi sono mai trovato così lontano dalla mia famiglia quindi si è subito rivelata una situazione completamente nuova per me. Per quanto riguarda il resto mi sono trovato sempre davanti a delle piccole sfide le quali fortunatamente sono riuscito passo per passo  superare, e devo dire che questo è stato uno dei vantaggi più grandi che devo a questa esperienza e a questo viaggio, ho imparato tanto cosa vuol dire il lavoro di squadra e prendersi cura del proprio compagno e grazie anche a situazioni di questo genere ho imparato quanto sia essenziale aiutare le persone in difficoltà e quanto questo mi ha reso migliore. Vi sono stati anche dei lati negativi che però sono riuscito a superare grazie ai paesaggi e dall’immensità di spazio e di tranquillità che riuscivano a raccogliere e risanare i miei pensieri. Infine  mi sento di dire che rifarei mille volte questa esperienza ma la farei in modo diverso consapevole di molte altre cose che non farebbero che rendere più piacevole questa avventura.

    Riccomini Valerio

    Il progetto Giasone è stata una attività di alternanza scuola lavoro che, oltre ad avvicinarci al mondo dell’escursionismo che io in realtà già conoscevo, ma non in maniera approfondita, mi ha aiutato a crescere sotto il punto di vista prettamente psicologico, in quanto il trovarsi davanti ostacoli che obbligano il nostro cervello a trovare una soluzione portano ad uno sviluppo delle capacità organizzative e alla crescita di rapporti interpersonali utili per rendere un’attività divertente e trasformarla in un’esperienza di vita che ricorderò per tutta la vita.

    Il mio unico rimpianto è di non aver partecipato all’escursione sul monte molare, ma almeno mi è stato da lezione per le volte future.

    Nel complesso è stata un’esperienza fantastica che rifarei altre mille volte grazie soprattutto alle guide che ci hanno fatto vivere al meglio ogni singolo percorso spiegando oltre ai dettagli tecnici anche la storia di una regione fortemente radicata nelle tradizioni.

    Rojas Luis

    Quest’anno il progetto Giasone si è spostato dall’isola d’Elba alla Costiera Amalfitana la parte principale del progetto era ovviamente il viaggio,o meglio l’escursione,tenutosi dal 2 al 6 aprile. Ma oltre all’escursione in sé c’è stato bisogno prima di una buona preparazione psicologica,bisogno di capire che non era la solita scampagnata all’aperto ma una vera sfida da affrontare. A peggiorare subito la situazione infatti ci si è messo di mezzo il brutto tempo che non è stato molto clemente con noi. Il secondo giorno ci ha impedito di farci il bagno nella Baia di Ieranto e il giorno dopo ci rallentò moltissimo causa anche il molto vento.Da un lato quel giorno mi dispiacque per la mia compagna di classe che si era fatta male scendendo la montagna ma dall’altro  avrei voluto non finisse mai perché era una sensazione unica,stare lì,sporco di fango,non pensando ai vari problemi a casa,mangiando un semplice panino con 1 sola fetta di salame ed una buona mela. Per me non è stata la prima volta che camminavo tra montagne ad alta quota grazie ai miei nonni originari del Perù ho attraversato percorsi/sentieri che nessuno dei miei amici si immaginerebbe e a circa 3000mt dove per chi non è abituato la stanchezza si fa subito sentire. Grazie a questa esperienza del progetto Giasone comunque varie cose più che cambiate potrei dire sono tornate al loro posto. Devo dire che mi serviva  proprio questo viaggio,anche se non d’istruzione,ma il significato è lo stesso stare 1 settimana circa fuori dal mondo è stato come quando da piccolo correvo,giocavo con la palla senza pensare a niente ed è proprio questo che manca a volte,manca godersi le giornate anche se sono la pioggia ma alla scoperta di nuovi paesaggi,nuovi odori,nuove sensazioni. Comunque tornando al tema a parte l’hotel-villaggio e un po’ il ristorante non c’è niente quindi siccome mi sono dilungato troppo concludo dicendo che ringrazio tutti per quest’esperienza e spero di potervi partecipare anche l’anno prossimo.

    Rosatelli Ludovica

    La mia esperienza durante il Progetto Giasone è stata bellissima. Prima della partenza ero piuttosto scettica sul programma poiché è stata la mia prima esperienza di trekking e pensavo che non mi sarei trovata bene.

    Nonostante ciò, col passare dei giorni mi sono ricreduta e anzi ho scoperto un nuovo interesse per il trekking. I percorsi sono stati abbastanza faticosi e, confrontandomi con gli altri compagni, tutti li avevamo sottovalutati, ma la serenità e il senso di tranquillità che si ha durante la camminata è stata per me una sensazione completamente nuova. Inoltre, ciò che maggiormente mi ha fatto piacere il trekking è la gioia che si prova quando si arriva in vetta, quando sporgendosi un poco dalla montagna si può vedere l’immenso davanti agli occhi.

    Tutto ciò ha avuto risvolti positivi anche nell’interazione tra noi ragazzi; le amicizie si sono espanse e, qualora ci fossero già, si sono rafforzate. Questo grazie a momenti di difficoltà dovuti a percorsi molto impegnativi o imprevisti incontrati diverse volte.

    Rufini Leonardo

    Ho partecipato al progetto Giasone molto volentieri e mi sono davvero divertito, ho conosciuto molti ragazzi anche delle altre sezioni con qui ho stretto amicizia e con i quali mi vedo tutt’ora. Il progetto e stato sempre entusiasmante, come gli itinerari proposti dalle guide. L’alloggio era scarso, ma nonostante ciò si godeva di una vicinanza al mare che ci ha concesso di goderci la costiera amalfitana in prima linea. Nonostante le condizioni atmosferiche poco favorevoli, i panorami stupendi ci hanno sempre accompagnato lungo la strada, tra animali, fiori ed enormi scogliere. Il lavoro affidatogli dalle guide e stato semplice ed in alcuni casi piacevole, ed ha infuso in noi spirito di squadra. Spero di ripetere un esperienza così, e ringrazio tanto il professore e gli organizzatori.

    Russo Gabriele

    La mia esperienza riguardo il progetto Giasone, diciamo che non è iniziata nei migliori dei modi: il primo giorno, durante l’escursione sul sentiero degli dei, la suola della scarpa sinistra mi si apre, ma grazie allo scotch di Nicola, riesco a mettermi in marcia; come se non bastasse, il secondo giorno mi si apre anche la suola dell’altra scarpa. Tralasciando però questi “piccoli” in conventi, posso dire che l’aver partecipato al progetto mi ha dato la possibilità di osservare Gabriele come non l’avevo mai visto: ho superato i miei limiti (per questo bisogna fare un ringraziamento particolare ad Alessandra Vaccaro), ho fatto cose che pochi giorni prima potevo solo immaginare di fare. Posso dire solo grazie a voi che mia avete “trasformato” in una persona migliore, sotto tutti i punti di vista.

     

    Sarno Francesca

    Mi chiamo Francesca Sarno e ho partecipato al progetto Giasone; Mi è piaciuto molto poiché mi ha fatto scoprire che mi piace camminare e passeggiare nei boschi, dopo questa esperienza non mi scoraggio più quando vedo una lunga rampa di scale o una salita molto ripida ,inoltre mi stanco con molta meno facilità.

    Sono contenta di aver partecipato visto che ho arricchito un po’ di più il mio bagaglio personale e questa sarà sicuramente un’esperienza che racconterò per molto tempo a tutti.

    Sed Camilla

    Il progetto Giasone per me è stata una bellissima esperienza. È stato formativo perché ho raggiunto obiettivi a cui non avrei mai pensato di arrivare, a partire dal primo giorno, fino all’ultimo. La giornata che ho ritenuto più “importante” è quella in cui ha piovuto e ci siamo ritrovati su un sentiero ripido e pieno di fango e molti dei miei compagni sono andati nel panico. Io ho affrontato quella situazione con molta tranquillità e mi ha fatto piacere vedere che i miei “compagni di avventura”, anche coloro che conoscevo da poco, hanno cercato di aiutarmi. E lo stesso ho fatto io con loro. Arrivare alla fine di quel sentiero è stata una grande soddisfazione, nonostante fossi ricoperta di fango. Sicuramente non mi dimenticherò mai di quella giornata. È stato interessante anche il fatto di vivere cinque giorni in un posto in mezzo alla natura, totalmente diverso da quello a cui sono abituata. Inoltre ho trovato positivo il fatto che durante quella settimana non ho usato per niente il telefono.

    Penso di essere cresciuta molto con questa esperienza e di aver scoperto cose di me che non sapevo.

    Sisani Eleonora

    Dal 2 al 6 aprile ho fatto un’esperienza molto bella con la mia classe: il progetto Giasone. Quest’esperienza personalmente mi è servita a capire molte cose, poiché non avevo mai fatto cose del genere. Mi ha fatto conoscere meglio me stessa, i miei limiti (a volte non veri, ma semplicemente che me li pongo da sola per paura di provare nuove cose) e l’ambiente. Alla fine sono stata contenta di essere venuta perché sennò penso che non avrei mai fatto trekking nella mia vita, anche se devo ammettere che è stata faticosa. E’ stata un’esperienza del tutto nuova, diversa dalla mia vita quotidiana in città. Qui a Roma le mie passeggiate sono completamente diverse da quelle che facevo li… Anche solo il fatto di iniziare a camminare alle 8:15 di mattina è stata una cosa molto diversa dal solito perché di solito a quell’ora sto a scuola e quindi sto 6 ore seduta in un banco, mentre in quei giorni in 6 ore già avevo camminato ore ed ore.
    Su uno di quei giorni avrei tanto da dire: siamo capitati in un percorso a mio parere difficile per chi non era abituato a cose del genere, con tanto fango e sassi dove si scivolava sempre e ho avuto tanta paura di farmi veramente male(essendo caduta tante volte). In più pioveva e faceva molto freddo e avevamo anche sbagliato strada, non sapevo cosa aspettarmi e per questo mi sono fatta prendere dal panico. Però ora ripensando a quel giorno, forse dovevo comportarmi diversamente perché in quella situazione bisogna essere calmi e fidarsi degli altri, mi dispiace non essermene resa conto prima. Nonostante questo giorno e il giorno prima dove abbiamo scalato una montagna e soffrendo di vertigini ho guardato di sotto e quindi mi sono sentita male, mi sono divertita un sacco in quei giorni.
    E’ un’esperienza che rifarei, anche perché ora so cosa mi aspetta e quindi sarei molto più pronta ad affrontare dei giorni del genere.

    Testarmata Andrea

    Il progetto Giasone per me non è stato un semplice viaggio o una gita d’istruzione. Le esperienze di quei giorni le porterò sempre dentro di me. Per la prima volta abbiamo, nei momenti difficili, collaborato tutti assieme, abbiamo superato i nostri limiti sia sportivi che mentali e questo è ciò che mi ha reso davvero entusiasta. Mi sento di consigliare questo progetto a chiunque voglia fare un esperienza formativa sia per quanto riguarda l’aspetto psicologico sia per quello umano. Oltre a questo sono stato contento di aver potuto staccare della solita routine che comprende sempre l’uso del telefonino. Essere immerso nella natura, distante da tutto, con i propri amici è una delle cose più belle che mi sia capitata.

    Vaccaro Alessandra

    Nata come un gioco, un divertimento, l’esperienza al progetto Giasone si è rivelata molto importante per la mia persona. Grazie a questa sono tornata diversa, più tranquilla e spensierata, con un ginocchio a pezzi, ma diversa, migliorata direi. Dal momento in cui sono tornata ho ricominciato pian piano a camminare, a muovermi anche se lo studio mi lascia poca libertà; ho scoperto di trovarmi in sintonia con persone di cui prima non ne conoscevo neanche l’esistenza, ho ricostruito amicizie che erano andate perdute e legato con molti con cui prima non mi trovavo bene. Grazie a quest’esperienza ho imparato ad andare avanti, a non abbattermi quando qualcosa ostacola il mio percorso (nel vero senso della frase); ho imparato che le persone, il più delle volte, non sono quello che appaiono; ho vinto la mia pura dell’altezza, la paura di non riuscire ad arrivare alla fine perché troppo stanca o troppo abbattuta per continuare. Inizialmente devo ammettere che è stata dura passare dal non camminare per niente, al percorrere 13/14km, ma successivamente, e fin quando non mi sono fatta male, era diventata quasi una passeggiata, al sole, al freddo, sotto la pioggia… Quando sono tornata a Roma nonostante fossi caduta e non riuscissi a camminare bene, volevo ripartire, avevo voglia di camminare e respirare aria pulita, anche da sola così che riuscissi a pensare meglio.

    Perciò vorrei ringraziare il professor Mezzetti che ci ha permesso di fare questa nuova esperienza, ma soprattutto Carolina e Nicola che ci hanno guidato in questo lungo percorso anche nei momenti più duri, quelli di panico generale, quelli più felici, quando tornavamo in albergo allegri e contenti di essere arrivati alla fine del percorso nonostante fossimo stanchi morti, voi ci dicevate una, due, tre parole che ci spingevano ad andare avanti anche nei giorni successivi. Quindi grazie di averci accompagnati in questa bellissima esperienza, tra lacrime e sorrisi.

    Zucchelli Riccardo

    Il progetto Giasone mi ha preso molto, anche perché era la prima volta che avevo un’esperienza simile almeno in parte a quella scautistica con i miei compagni di scuola e di classe, ed è stata sempre un’esperienza bellissima nel suo insieme, anche se il fatto di essere tanti ha un po’ leso la tranquillità boschiva -difatti la differenza si è sentita quando nella tappa per il Monte Molare eravamo solo in 12 se la memoria non mi inganna-. Il progetto Giasone però, oltre alle tappe naturalistiche di trekking, comprendeva anche il vitto e l’alloggio serale, e anche qui mi sono divertito molto, grazie a ciò ho avuto modo di conoscere molta nuova gente. Ci sono state le sue parti negative, in fondo lo staff all’albergo non è stato cordiale, anzi ha mentito spudoratamente, ma in linea generale il progetto è stato divertente, e nonostante non abbia imparato pressoché nulla di nuovo -colpa o fortuna dell’essere scout da almeno 7 anni- è stata un’esperienza bella che ha portato i suoi frutti

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      Costiera Amalfitana, Riflessioni
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     Giasone

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