Riflessioni

Michele Barbieri, detto ‘’Il Profeta’’.

Si dice che non ne sbagli mai una.  Caratterizzato, nel gruppo, da un punto di vista fantasioso nel vedere la traversata e da un modo di fare scherzoso e gentile

Un viaggio all’insegna della riscoperta di un luogo selvaggio e genuino, che ha permesso di rinsaldare e riunificare i rapporti di un intero gruppo grazie alla condivisione di esperienze e fatiche che ci porteremo dentro per molti anni.  Da non sottovalutare, inoltre, il contatto con l natura incontaminata di cui spesso scordiamo il valore…

Daniele Galà

L’esperienza all’isola d’Elba è stata magnifica e soprattutto coinvolgente, anche grazie alla rigorosità delle guide escursionistiche Nicolò e Carolina. Grazie a loro, sono riuscito a fare qualcosa che non pensavo sarei riuscito a fare mai: camminare chilometri e chilometri e salire fino alla cima dei Monti passando per salite ripidissime. Questa esperienza, inoltre, non è servita solamente a me, ma a tutto il gruppo-classe; infatti, tutti i gruppetti che, nel corso degli anni, si erano venuti a formare, con questo viaggio si sono tutti fusi e ne è uscita fuori una classe più unita che mai. Se mai mi dovessero riproporre di rifare un’esperienza di questo genere, accetterei senza pensarci due volte!

Leonardo Felicetti

Consiglio vivamente ad ogni mio coetaneo di vivere un’esperienza di questo tipo, in quanto ti può cambiare molto. Inoltre essendoci andato con la mia classe ho notato che il gruppo ne è uscito molto più unito.

Filippo Ianiro

Personalmente era il terzo progetto Giasone al quale ho partecipato e grazia a questa mia discreta esperienza posso dire che è un’ attività che oltre ad essere molto divertente ha un importante valore formativo; infatti tramite questa attività si può dare spago al proprio animo avventuriero e si possono scoprire molte cose di se stessi e degli altri.

Giulia Settimi

La traversata elbana è stata per me un’esperienza indimenticabile, una grande opportunità a livello formativo grazie alla quale ho condiviso con la mia classe dei momenti indimenticabili nella bellissima isola d’Elba. Un modo per uscire dalla solita routine quotidiana, che ci ha dato la possibilità di riscoprire noi stessi e le nostre capacità, e allo stesso tempo con un grande valore educativo.

Sara Lo Castro

Quest’ anno ho partecipato al progetto Giasone con altri ragazzi più grandi della mia scuola. Che dire…un’esperienza fantastica in tutti i sensi. Premetto che non conoscevo nessuno prima di partire ma stare a contatto con la natura tutti i giorni, affrontare ogni volta piccole “sfide” tutti insieme mi ha permesso di percepire da subito le personalità degli altri ragazzi. Questo viaggio ha assunto per certi versi una svolta profonda, non è stata soltanto  una scalata lungo la GTE bensì un’ esplorazione nel mio inconscio, nel credere in me stessa e credere di potercela fare, nell’entrare a contatto con i miei pensieri. Tutto questo grazie alla natura , ai paesaggi mozzafiato , ai ragazzi e soprattutto alle guide che si sono rivelate semplicemente perfette

Luca Russo

Questa viaggio mi è stato di grande insegnamento a capire il vero valore della natura del patrimonio italiano. Sicuramente è stata un’esperienza educativa di grande impatto, utile a rapportarsi con gli altri e l’ambiente circostante. Nonostante la fatica abbiamo potuto godere di uno dei momenti più belli della nostra vita scolastica!

Matteo Scoccia

Ho avuto anch’io la fortuna di aver aderito al progetto che, oltre ad averci permesso di scoprire la natura in un luogo tanto selvaggio quanto autentico, ha dato modo di divertirci e allo stesso tempo di risaldare e fortificare i rapporti dell’ intero gruppo. Un’ esperienza difficile da dimenticare…

Renato Caligola

Non è stata un’esperienza come le altre. Sembra banale ma è un pensiero che mi ha accompagnato da quando sono tornato dal viaggio di istruzione all’Isola d’Elba. Sì, preferisco definirlo un “viaggio di istruzione”, perché credo si sia trattato di un percorso alla scoperta non solo di paesaggi nuovi e affascinanti, non tanto di bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche, quanto di una parte di noi che probabilmente non conoscevamo. Camminare, insieme, lungo i sentieri impervi dell’Elba ci ha, in qualche modo, costretto a uscire allo scoperto, mettendoci alla prova, costringendoci a tirar fuori tutti i lati del nostro carattere, quelli positivi ma anche quelli che non vorremmo mostrare. Affrontare le difficoltà, la sofferenza del corpo insieme a compagni con i quali sei abituato a condividere ansie e preoccupazioni legate alla mente equivale ad immergersi in un mondo sconosciuto, in un ignoto dal quale si esce solo se si impara ad essere uniti, a fare corpo unico, a creare un monolite che si muove all’unisono. Senza individualismi, senza concessioni, senza sconti. E allora anche chi non ce la fa è spinto dal gruppo a trovare energie che non sa di possedere, per raggiungere l’obiettivo comune. Per questo dico che si è trattato di un’esperienza diversa, unica, che ha racchiuso in sè le emozioni che in genere provo a scuola, ma anche quando gioco con i miei compagni di basket e quando esco con gli amici. Non è stato il classico “campo scuola” ma un periodo, purtroppo breve, che non dimenticherò.

Matteo Emanuele

La scalata del GTE è stata un’esperienza fuori dal normale. I paesaggi che abbiamo avuto l’occasione di ammirare, ci hanno lasciato un desiderio di libertà e di esplorazione di realtà, tanto facilmente accessibili quanto poco conosciute. Il legame che si può instaurare tra persone immerse in un ambiente del genere, si fonda  sulla solidarietà e sul rispetto reciproco e della natura circostante.