1 Marzo 2020
Un mito greco narra che quando una collana di perle di Afrodite, dea della bellezza e dell’amore, si ruppe sette perle caddero nel mar Tirreno dove non affondarono ma si trasformarono nelle sette isole situate tra la costa Toscana e la Corsica: Elba, Pianosa, Montecristo, Gorgona, Giglio, Giannutri e Capraia. Le sette isole fanno parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il più grande parco marino d’Europa. Le prime riserve naturali dell’arcipelago Toscano risalgono al 1971 (Montecristo) ma solo nel 1996 fu istituito il Parco Nazionale dell’Arcipelago. Tutte le isole dell’arcipelago fanno inoltre parte del Santuario Pelagos per i mammiferi marini, un’area marina protetta che si estende per 90.000 Km2, istituita grazie ad un accordo tra Italia, Principato di Monaco e Francia. Circa 80 miglia (circa 150 KM) separano l’isola di Gorgona, la più piccola e la più settentrionale, dall’isola di Giannutri, la più meridionale. In mezzo si trovano le altre: Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo e Giglio. Oltre alle isole maggiori, sono inserite nel parco anche le isole minori di Le Scole, lo scoglio del Corvo e le isole della Cappa. Le isole dell’arcipelago fanno parte delle province di Livorno e Grosseto e ricadono in ben 11 comuni. L’arcipelago toscano è un arcipelago “anomalo”, poiché ciascuna isola ha una propria identità, dal punto di vista dell’ambiente naturale, della cultura, della storia e dell’arte. Giglio Davanti alla costa dell’Argentario si trova l’isola del Giglio. Il nome dell’isola allude sin dall’antichità alla presenza di capre (àighesin greco) abitanti ideali di un luogo montuoso e rupestre. L’isola, già abitata durante l’età della pietra e successivamente scelta dagli etruschi come avamposto militare, visse uno dei momenti di maggior splendore sotto il dominio romano della famiglia dei Domizzi Enobardi diventando un nodo marittimo fondamentale negli scambi tra le province come dimostrano i numerosi relitto nelle acque antistanti. Sull’isola è possibile vedere ancora oggi tre torri: Torre del Saraceno (Giglio Porto), Torre del Lazzaretto (a nord) e Torre del Campese (baia del Campese). Le torri furono costruite per volere di Cosimo primo de Medici per proteggere la popolazione dalle frequenti scorribande piratesche dei saraceni. Recentemente l’isola è divenuta tristemente famosa in tutto il mondo per il disastro della nave Costa Concordia (13 gennaio 2012). Elba L’isola più grande dell’arcipelago è l’Elba, la terza per dimensione dopo Sicilia e Sardegna. L’isola si sviluppa su oltre 147 KM di costa con una grande varietà di spiagge; dalla sabbia dorata ai sassi alla spiaggia nera, la cui tonalità è dovuta alla presenza di ferro; l’Elba è infatti ricca di risorse minerale ed è stata fin dall’antichità un importante centro di attività estrattive. Tra i primi a scrivere dell’Elba fu Diodoro Siculo (90 – 20 a.C.) il quale narra che gli Argonauti (i 50 eroi mitologici che sotto la guida di Giasone intrapresero l’avventuroso viaggio sulla nave Argo) dopo essersi impossessati del Vello d’oro giunsero sull’isola, una volta chiamata Aethaliae qui costruirono un porto chiamandolo Argon, dal nome della loro nave. Nel diciottesimo secolo l’isola fu contesa tra austriaci, tedeschi, inglesi
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