10/02
Giorno 1
Sveglia militare. Tutti giù dal letto!!
I venti avventurieri si dirigono con passo incalzante verso la colazione. Terribile notizia: niente cornetti al cioccolato, solo quella fottutissima marmellata!!!
Nel primo vespro i venti eroi si dirigono, intonando canti di guerra, verso le trincee di Porto Azzurro. Il carro armato non può più proseguire, i soldati si devono dirigere di corsa verso il campo a piedi. Subentrano prime difficoltà: pozzanghere vorticose che cercano di impedire l’accesso al valico. Solo grazie al coraggio e la forza d’animo, i nostri eroi superano l’ostacolo. All’inizio sembra facile, il prode Daniele guida i suoi compagni, con la forza del tabacco e il calore del whisky.
La pendenza aumenta, i piedi diventano pesanti, appare sul cammin di nostra vita il generale Cragnatti, creduto fino a quel momento solo una leggenda. Comandano la retroguardia il maggiore Carolina e il sergente Nicola che spronano i soldati al grido di:”Sacchi di patate moveteve.” Il sentiero si fa duro e le risorse sono sul punto di finire. Le salite raggiungono pendenze spaventose e le discese sembrano sprofondare nell’Ade: si sentono i primi segni di cedimento!
Ad un tratto si eleva una montagna di dimensioni ciclopiche: i nostri eroi devono iniziare la scalata. Dopo tante fatiche, sudore, sofferenza si intravede una luce di speranza: il mezzo del Mezzo. Una corsa disperata fino a valle alla vista del miracolo: erano arrivati!!! Giunti in caserma i morti di fame dopo una doccia gelida si avventano sul pasto frugale con ira famelica. I nostri eroi hanno vinto la prima battaglia di una lunga guerra…
1/02
Giorno 2
Solita sveglia traumatica, solita fottutissima marmellata!!! I commilitoni hanno conquistato un avamposto ieri, ora continuano la conquista dell’isola. Non vi è traccia del nemico all’orizzonte, quindi il carro armato Sandrokan può procedere fino all’accampamento conquistato nel giorno precedente. Vinte le paure, i prodi guerrieri, dall’animo intraprendente, si incamminano lungo uno stretto percorso fino alle coste minate di Marina di Campo. Lungo l’itinerarium potestam in Mezzum, i soldati si imbattono in un gruppo di contrabbandieri di marijuana in bicicletta, che rilasciano informazioni errate agli eroi. Dopo aver superato due intrepide salite, gli uomini scorgono delle trincee scavate dal nemico, bisogna stare in allerta!!! Manca poco, ma la retta via è ostacolata dai rivali, perciò i nostri soldati devono allungare il percorso. Si sentono le prime imprecazioni, il soldato Antosnella sembra cedere, la costa sembra allontanarsi sempre di più. Ma nei momenti di difficoltà l’addestramento si fa sentire e gli eroi superano l’ultima discesa. Raggiunto il litorale e conquistato l’obiettivo, i soldati si accasciano sulla spiaggia. I guerrieri cominciano ad esercitarsi con tecniche di judo sulla sabbia fine, il campione indiscusso Cragnatti viene sconfitto con sorpresa dal Profeta e da Matt Leonf, perdendo così il comando. I commilitoni ritornano in caserma; dopo un pasto caldo si ritirano sotto le lenzuola per affrontare l’ultima avventura…la battaglia a Pomonte!!!
12/02
Giorno 3
Continua il viaggio dei nostri eroi. La marmellata ha definitivamente rotto il ca**o!!!
Li guida il fedele Sandrokan verso la nuova meta: Pomonte. La sorte vuole che il carro armato non può avanzare per la presenza di mine anticarro; gli eroi sono costretti a deviare verso il temuto monte Capanne. Le leggende narrano che nessuno è mai riuscito a raggiungere la vetta, ma oggi è accaduto l’impossibile!!! L’ascesa non è ancora iniziata che i venti superstiti si imbattono nella scritta intimidatoria lasciata dal nemico:”Lasciate ogni speranza voi ch’intrate”. Le voci sono veritiere, realtà, tutt’altro che leggenda. Mano a mano che si sale la scalata è sempre più ardua, ma solo grazie alle parole del sergente Nicola si infiammano gli animi dei nostri eroi e l’entusiasmo sale alle stelle!!
Il terreno diviene fragile, si sentono le rocce frantumare sotto i loro piedi, ma i soldati non accennano a mollare. Prende la testa del gruppo er caporale Carro, che si assume sulle proprie spalle la responsabilità dei battaglieri. Ormai li separano duecento metri dalla vetta, quando il generale Cragnatti, stremato psicologicamente, perde il senno; intravista la cima, abbandona le sue provviste e inizia una corsa disperata verso di questa, inciampando non una ma ben due volte! Tutti arrivano sani e salvi al traguardo. Una breve pausa e poi di nuovo tutti in cammino verso la battaglia finale…
13/02
Giorno 4
Ultima giornata d’avventura per i venti superstiti. Il sole caldo si alza nel cielo con un profumo di cornetti alla crema, la temibile marmellata è stata definitivamente sconfitta!!!
I soldati si avviano verso l’ultimo sentiero, un percorso di infiniti chilometri verso la spiaggia di Pomonte. Il cammino si insidia nella folta foresta elbana, luogo di miti e leggende che hanno intimorito molti avventurieri… Il sentiero diviene sempre più stretto, solo un burrone alla sinistra dei nostri eroi li divide dalla morte!!! Il gelido vento si fa sentire, i piedi congelati dalla neve e la sete per mancate provviste d’acqua non aiutano di certo l’esercito. Ci sono vittime di cactus, ma la sofferenza viene soddisfatta dalla vista della meta. Erano ormai giunti, gli eroi tentano una corsa disperata verso la spiaggia guidati dall’agile Luca-ragno, che supera con facilità e destrezza le rocce appuntite del sentiero!!! L’esercito è arrivato, le onde del mare bagnano la fatica dei nostri eroi pronti a salpare con Sandrokan…direzione madre patria!!
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